La costituzione dell’Ente Mostra Nazionale di pittura contemporanea “Città di Marsala” ha rappresentato, per la cultura artistica marsalese, il momento conclusivo di un processo di crescita culturale e, al tempo stesso, l’inizio di un nuovo corso di attività e di iniziative.
Infatti sin dal 1952 fermentavano in città nuovi interessi nel campo delle arti figurative che sfociarono nella costituzione dell’Associazione Artistica Marsalese da parte di un gruppo di pittori, Giovanni Camarretta, Enzo Zerilli, Francesco Farina, Teodoro Mollica, Giuseppe Palermo, Tano De Simone, e del giovane intellettuale Matteo Giacalone Virzì, al quale verrà intitolata la stessa associazione in seguito alla prematura scomparsa. Si cominciarono ad organizzare mostre di pittori palermitani come Fofò Amorelli, Eustachio Catalano, Pippo Rizzo, che aprirono lo sguardo sul panorama delle correnti delle Avanguardie.
Grazie ai contatti che Giovanni Camarretta aveva stabilito durante gli anni della guerra con Arturo Tosi, esponente della corrente di Novecento, e con l’ambiente artistico del nord Italia, si insinuava un desiderio di apertura e di confronto, un modo di raffigurare il paesaggio, libero da modelli prefissati e da stereotipi, ora intriso di pacata luminosità, come negli acquerelli di Zerilli, ora marcato da segni espressivi nelle linee di contorno e nei colori contrastanti, come negli oli di Tano de Simone.
Qualche anno più tardi, nel 1961, l’Assessorato Comunale alla Pubblica Istruzione si rendeva interprete di tale diffuso interesse nei confronti della pittura ed organizzativa il Primo Premio “Città di Marsala” che, avendo riscosso notevole successo, viene seguito da altre edizioni annuali. Se però la prima edizione offriva un vasto panorama dell’arte italiana, presentando artisti di varie tendenze, da “Valori Plastici” e “Novecento” fino a “Corrente” e agli esiti astratti ed informali del dopoguerra, le edizioni successive cominciarono a ripiegare “verso posizioni più comunicative ed accessibili”, come dichiarò il curatore della mostra del’63, Mario Monteverdi.
Ciò significava un ritorno al figurativo e il conseguente ripudio delle moderne tendenze astratte-informali.
Nel 1963 viene costituito, per volontà del consiglio comunale, L’Ente Mostra di Pittura Contemporanea “Città di Marsala” con il compito di promuovere la cultura artistica della città attraverso mostre e manifestazioni di vario genere e di istituire una galleria di pittura contemporanea, di cui curare la salvaguardia, la                        

valorizzazione e la fruizione.
Durante quarant’anni di attività – dall’agosto del 1964, quando si svolse la prima mostra ad oggi, estate del 2004 – grazie alle donazioni degli artisti partecipanti alle mostre alle rassegne, si è formata una ricca pinacoteca che annovera opere, tra le altre, di Mario Sironi, Achille Funi, Arturo Tosi, Michele Dixit, Lia Pasqualino Noto, Carla Accardi, Corrado Cagli, Bruno Caruso, Elio Marchegiani, Giuseppe Migneco, Arnaldo Pomodoro, Luigi Veronesi, Franco Gentilini.
Risulta particolarmente significativo il percorso culturale che nell’ultimo decennio di attività, dal 1994 al 2004, l’Ente ha compiuto sotto la guida del direttore artistico prof. Sergio Troisi, d’intesa con il Consiglio di Amministrazione; un percorso mirato a proiettarne l’attività nel panorama nazionale mediante una serie di mostre di ampio respiro che dal 1996 hanno trovato un impareggiabile scenario nei locali del convento del Carmine.
Queste mostre non sono rimaste “eventi” isolati ma, grazie ad una programmazione culturale a lungo termine, hanno costituito una serie di tasselli di un grande mosaico sull’arte contemporanea alla ricomposizione del quale l’Ente Mostra continua a lavorare.
Come ha sottolineato Sergio Troisi nell’introduzione al catalogo delle collezioni della Pinacoteca Comunale, l’Ente Mostra costituisce perciò “uno dei rarissimi esempi di attenzione verso i problemi e le forme dell’arte moderna”, in un panorama culturale siciliano che ha avuto timore “del nuovo” più nel campo delle arti figurative che dalla musica o della letteratura.
Oggi desideriamo dunque presentarvi, attraverso queste pagine, una immagine rinnovata del Convento del Carmine, e una sintesi delle attività che vi sono svolte dalla sua inaugurazione sino ad oggi, con l’auspicio che questo splendido monumento da mero spazio espositivo possa divenire uno spazio culturale fruibile da parte di tutti.
A questo scopo è in cantiere la realizzazione di un itinerario di visita all’interno del Convento che ne mette in luce le diverse fasi costruttive, i particolari architettonici e decorativi, ed inoltre la realizzazione di un percorso didattico delle opere della Pinacoteca, reso fruibile da pannelli esplicativi.
Il Carmine può a buon diritto costituire una delle mete più interessanti di un itinerario storico – artistico nel centro storico di Marsala, ed auspico che la visita sia risa più agevole ai visitatori, ai cittadini, agli studenti anche da questa breve pubblicazione.

Maria Grazia Griffo
Presidente Ente Mostra